Dott. Vittorio Mario Longo - psicologo psicoterapeuta

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il primo colloquio

Il primo incontro di psicoterapia è spesso carico di aspettative, dubbi anche un pizzico di ansia, per questo potrebbe essere utile esplorare cosa aspettarsi dal primo colloquio.

l primo incontro serve principalmente a raccogliere informazioni dettagliate sul background del paziente, sugli obiettivi e sulle ragioni che lo hanno portato a considerare di intraprendere il percorso.

conoscersi

Uno degli obiettivi principali del primo colloquio è senza dubbio quello di conoscersi. Spesso per i pazienti è importante valutare fin da subito se ci si trova bene con la persona che si ha davanti per considerare se iniziare un percorso.

sicurezza e segreto professionale

Uno degli aspetti più importanti del primo incontro è instaurare un ambiente in cui vi sia una sensazione di sicurezza e accoglienza. Questo è fondamentale per la costruzione dell’alleanza terapeutica.

Ciò passa anche dal fatto che sarà sempre il paziente ad avere il controllo su ciò che vorrà condividere. È fondamentale sincerarsi che il paziente sia a proprio agio durante ogni momento del percorso e che non si senta mai forzato a parlare di aree di sensibilità che non si sente pronto a condividere.

Ovviamente ogni informazione sarà confidenziale e coperta dal segreto professionale fin dalla prima seduta.

il professionista adeguato e gli obiettivi

Un’altro obiettivo del primo colloquio è quello di cominciare a formulare assieme gli obiettivi del percorso.

Per fare questo è importante raccogliere informazioni sulla situazione attuale, sulla storia personale, sull’anamnesi e, se presente, sulla sintomatologia attuale.

Sarà poi necessario formulare gli obiettivi sui quali si desidera lavorare durante il percorso di psicoterapia: avere chiaro fin dall’inizio quali sono gli obiettivi della terapia è di importanza fondamentale. Questi diventeranno la bussola che guiderà le strategie e le tecniche che verranno impiegate. Il raggiungimento degli obiettivi è anche un indicatore del progresso del percorso.

Una volta raccolte queste informazioni sarà necessario valutare se il professionista scelto possa essere adeguato alla situazione e alle richieste del paziente (qui è possibile trovare un approfondimento sulla mia formazione) o se sia invece necessario rivolgersi ad un altro tipo di professionista.

In base alla formazione e all’orientamento del terapeuta, gli strumenti e le tecniche possono variare. Ad esempio, nel mio caso l’approccio è orientato verso una visione cognitivo-evoluzionista, che tiene conto delle ultime evidenze scientifiche per fornire un percorso terapeutico personalizzato.

il consenso informato e documentazione sulla privacy

Già per il primo colloquio sarà necessario compilare assieme il consenso informato e la documentazione relativa alla privacy.

(qui è possibile trovare un approfondimento sul consenso informato)

le domande del paziente

Verso la fine del primo colloquio, verrà dato lo spazio per fare domande e chiarire eventuali dubbi.

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