Quando si inizia un percorso di psicoterapia, una delle domande più comuni è legata alla durata del percorso e alla frequenza delle sedute.

la durata del percorso è in funzione degli obiettivi e delle necessità

Per quanto riguarda la durata del percorso è fondamentale sottolineare come purtroppo non sia possibile fornire una risposta univoca: ogni individuo è unico, con una storia personale e degli obiettivi distinti che influenzano la durata e la struttura del percorso.

In un percorso di psicoterapia, la durata è in gran parte in funzione degli obiettivi concordati tra terapeuta e paziente: una volta che un obiettivo è stato raggiunto, si apre la possibilità di ricalibrare il percorso, scegliendo se concentrarsi su nuovi obiettivi o, se appropriato, concludere il percorso.

L’avvicinamento agli obiettivi è anche un indicatore dell’efficacia del percorso terapeutico. In altre parole, la durata del percorso terapeutico è un elemento flessibile e modulabile, adattato alle esigenze individuali del paziente.

la frequenza delle sedute

Anche per quanto riguarda la frequenza degli incontri vi sono diverse possibilità. In generale, è consigliabile iniziare con una frequenza di una volta a settimana. Questo perché all’inizio del percorso terapeutico c’è “tanto da dire”: è il momento in cui ci si conosce, si instaura la relazione terapeutica, si condividono le prime considerazione e si inizia a lavorare sugli obiettivi concordati.

Con il tempo e con il progresso, solitamente, la frequenza delle sedute viene ridotta a una ogni due settimane. Anche questo aspetto, come la durata, è personalizzabile e può essere valutato in base alle esigenze individuali.

È comprensibile che un percorso di psicoterapia rappresenti un impegno significativo anche dal punto di vista economico, a tal proposito è importante valutare come potrebbe essere più sostenibile effettuare sedute meno frequenti fin da subito piuttosto che non iniziare affatto un percorso.